SINTAI - Direttiva 91/676/CEE - Nitrati
La norma comunitaria di riferimento in materia di inquinamento delle acque da nitrati di origine agricola è
rappresentata dalla
Direttiva 91/676/CEE, nota come “Direttiva Nitrati”, che mira a prevenire concentrazioni elevate
di nitrati nelle acque, limitando gli effetti inquinanti dell’agrozootecnia intensiva ed a ridurre l’uso di fertilizzanti
chimici. La Direttiva, quindi, si prefigge di:

In base ai risultati del monitoraggio periodico delle acque, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano dovranno procedere, almeno ogni quattro anni al riesame e, ove necessario, alla revisione della designazione delle Zone Vulnerabili e dei Programmi di Azione. I dati e le informazioni sullo stato di attuazione a livello nazionale della Direttiva Nitrati, relativi al quadriennio di riferimento , sono trasmessi ogni quattro anni all’ISPRA attraverso il SINTAI dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano. L’ISPRA raccoglie, analizza ed elabora a livello nazionale i dati numerici e cartografici e, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, redige il report da trasmettere alla Commissione Europea, in ottemperanza all’articolo 10 della Direttiva). La relazione, deve contenere le informazioni relative a:
Nel 2021 è stata trasmessa alla Commissione Europea la Relazione relativa al quadriennio 2016-2019 (Relazione ex art. 10), nel 2016 è stata trasmessa alla Commissione Europea la Relazione relativa al quadriennio 2012-2015 (Relazione ex art. 10);
Nella sezione Accesso dati report Direttiva Nitrati sono disponibili le Relazioni concernenti i quadrienni 2016-2019, 2012-2015 e 2008-2011, i file excel con i dati sullo stato e le tendenze della qualità delle acque superficiali e sotterranee e sugli aspetti agro-zootecnici relativi al quadriennio 2012-2015, nonché gli shapefile delle Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola relative al 2012-2015.