BioMetTool (BMT): software per il calcolo della frazione biodisponibile del Piombo e Nichel
La Direttiva 2013/39/EU è stata recepita in Italia con il D.Lgs.172/2015. L’art. 78 –undecies,
comma g recita: “Ai fini della classificazione delle acque superficiali il monitoraggio chimico
viene eseguito nella colonna d’acqua e nel biota. A tal fine, entro il 22 marzo 2016, sulla base
delle linee guida europee n. 25 - Chemical Monitoring of Sediment and Biota, n. 32 -
Biota Monitoring e n. 33 - Analytical Methods for Biota Monitoring è resa disponibile una linea
guida italiana, predisposta dagli istituti scientifici nazionali di riferimento, con le
informazioni pratiche, necessarie per l’utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della
classificazione. La linea guida riporta, inoltre, i riferimenti ai criteri fisico-chimici per
valutare la concentrazione di piombo e nichel in base alla biodisponibilità sito-specifica
nelle acque interne.”
La Linea Guida per il monitoraggio delle sostanze prioritarie MLG ISPRA 143/2016 è stata
redatta da un Gruppo di Lavoro congiunto CNR-IRSA, ISPRA e ISS ed è organizzato in due parti:
la prima definisce i criteri per il monitoraggio delle sostanze prioritarie nel biota e
stabilisce i criteri per l’utilizzo di taxa di biota alternativi ai fini della classificazione,
mentre la seconda parte definisce i criteri fisico-chimici per valutare la concentrazione di
piombo e nichel in base alla biodisponibilità sito-specifica nelle acque interne.
La seconda parte della Linea Guida è incentrata sul calcolo di due (Pb e Ni) dei quattro
elementi in traccia presenti nella lista delle sostanze prioritarie. Gli SQA degli elementi
in traccia, sono stabiliti in termini di concentrazioni totali (intese come somma di tutte le
specie presenti senza distinzione, per esempio, tra la forma ionica e i complessi inorganici
od organici di un dato elemento) previa filtrazione del campione acquoso su un filtro con
porosità di 0,45 µm.
La concentrazione totale di un elemento corrisponde molto raramente alla concentrazione
biodisponibile dello stesso. Infatti la frazione biodisponibile, cioè passibile di essere
assunta dagli organismi ed avere effetti negativi su di essi, dipende infatti da svariati
fattori ambientali. Innanzitutto, solo una parte della concentrazione totale di un elemento
è potenzialmente bioaccessibile agli organismi biologici a causa dei fenomeni di speciazione.
Un approccio che permetta di prevedere la frazione biodisponibile di un elemento a partire da
poche misure di routine è costituito dal Biotic Ligand Model (BLM) che è in grado di calcolare
la frazione biodisponibile di un elemento a partire esclusivamente da misure chimiche.
Allo stato attuale il modello è stato codificato nel pacchetto informatico BioMetTool (BMT)
disponibile sul SINTAI. La Figura 1 presenta lo schema dell’applicazione dei modelli BLM nel
monitoraggio e nella classificazione secondo uno schema a più livelli.
Figura 1: Schema a più livelli di implementazione dei modelli di biodisponibilità nella classificazione di un corpo idrico
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